Afflizione

Autore Barsanufio s. e Giovanni monaci reclusi

Ad un debole e scoraggiato: Benedici le sofferenze del Salvatore, come se, insieme a Lui, tu stessi patendo soprusi, ferite, degradazioni, l’offesa degli sputi, l’umiliazione del manto rosso, la vergogna della corona di spine, l’aceto col fiele, la pena dei chiodi, la ferita con la lancia, il fluire d’acqua e di sangue, e da ciò riceverai conforto nella tua afflizione. Il Signore non permetterà che i tuoi sforzi non vengano ricompensati. Ti lascia soffrire un po’, affinché non sia un estraneo nella schiera dei Santi, quando tu, al momento debito, ne farai parte, arricchito dal frutto della pazienza e reso glorioso. Così non affliggerti; Dio non ti ha dimenticato, ma si preoccupa di te, come per un figlio vero di Colui che non tradisce. (S. BARSANUFIO e GIOVANNI monaci reclusi, Lettere ascetiche, 50).

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Aprile, 2024