Autore Ignoto IX sec.
Carissimi, perseverate nelle opere buone che avete iniziato […].
Per mezzo della fede siete stati chiamati dal Signore nella sua vigna, ossia nell’unità della santa Chiesa: vivete e comportatevi in modo da poter ricevere il denaro, ossia la beatitudine del Regno elargita da Dio.
Nessuno disperi per la grandezza dei suoi peccati, dicendo: «Sono tanti i miei peccati, nei quali ho perseverato fino alla vecchiaia e alla decrepitezza; ormai non potrò ottenere il perdono, tanto più che sono stati essi ad abbandonare me e non io a lasciare loro». Non sia mai che costui disperi della misericordia di Dio, perché alcuni sono stati chiamati nella vigna del Signore all’ora prima, altri alla terza, altri ancora alla sesta; altri poi alla nona e, infine, altri all’undecima ora. Ossia: alcuni sono attirati al servizio di Dio fin dall’infanzia, altri nell’adolescenza, altri ancora nella giovinezza, altri nella vecchiaia e finalmente altri nella decrepitezza.
Nessuno quindi, in qualsiasi età si trovi, deve disperare di potersi convertire […]. Dio onnipotente vi conceda di essere annoverati tra quelli che entrarono nella terra promessa e, lavorando fedelmente la vigna della Chiesa, meritarono di ricevere il denaro della beatitudine eterna; sicché possiate, insieme con Cristo vostro capo di cui siete le membra, regnare per l’eternità. (AUTORE IGNOTO IX sec., Discorso, 4-7 ; SC 161, 173).