Autore Teresa di Lisieux s.
SCIENZA DELL’AMORE – La scienza dell’Amore, oh, sì! Questa parola risuona dolcemente all’orecchio della mia anima, è l’unica scienza che desidero. Per essa, pur avendo dato tutte le mie ricchezze, sono convinta come la sposa del Cantico di non aver dato nulla… Capisco tanto bene come solo l’amore possa renderci graditi al Buon Dio e questo amore è l’unico bene cui ambisco. Gesù si compiace di mostrarmi l’unica strada che conduce a questa Fornace divina: questo cammino è l’abbandono del piccolo bambino che si addormenta senza timore fra le braccia del Padre. (TERESA DI LISIEUX, Storia di un’anima, Ancora, Milano 1993, p. 250).
Autore Guglielmo di Saint-Thierry
↗ Sapienza
Autore Zichichi A. Prof.
SCIENZA TRA UOMO E DIO – Se non fosse per la scienza noi non avremmo un argomento valido per dire che siamo figli di una logica rigorosa. La cultura atea sostiene che siamo figli del caos ma questo è antiscientifico perché scienza vuol dire scoprire la logica della natura. Se c’è una logica rigorosa che regge il mondo dalle sue strutture più piccole, l’universo sub nucleare che fini a poco tempo fa era sconosciuto, ai confini del cosmo, ci deve essere un autore. La cultura atea sostiene che l’autore non c’è ma non è un atto di ragione; è un atto di fede nel nulla. Ecco il valore della scienza. Scienza e fede, sono in grande alleanza, perché hanno gli stessi valori; scienza e fede non sono nemiche perché la scienza non è nata da un atto di ragione ma da un atto di fede in Colui che ha fatto il mondo. Galilei ha scritto: Io cerco nelle pietre, non nelle stelle, la logica del Creatore perché con le stelle non posso fare esperimenti, con le pietre sì. Ed è studiando le pietre che abbiamo scoperto questa logica. Nessuno aveva mai scoperto nulla prima di Galilei; ecco perché egli è il padre della scienza e perché la scienza è l’unico strumento che noi abbiamo nell’immanente per dire che non siamo figli del caos. (ZICHICHI A. Prof., in Benedetto XVI, Udienza Plenaria della Pontificia Accademia della scienza, 1 Novembre 2011).
A.A.V.V.
23 OTTOBRE – GNŌSIS = CONOSCENZA / SCIENZA – Commentando il testo di S. Paolo 1Cor. 12,8, sul dono della scienza, Diadoco di Fotice precisa che la scienza si acquisisce per esperienza e non per il semplice desiderio di sapere: “La scienza per l’esperienza (ė gnōsis peíra) unisce l’uomo a Dio”. […] “ La saggezza mondana non è che vanità, essa non può procurare all’uomo il beneficio di una esperienza vera”.
Per Giovanni Climaco, l’indifferenza alle cose della terra non è la causa che porta alla conoscenza e all’esperienza di Dio, ma piuttosto la felice conseguenza di essa. Scrive infatti: “Come una scintilla di fuoco può incendiare un’intera foresta, così la conoscenza di Dio può consumare tutti i vizi. Questa virtù genera l’indifferenza per le cose della terra, dovuta all’esperienza e al gusto della conoscenza di Dio, che è anche la fonte della nostra giustificazione nell’ora della morte.”. S. Agostino, nel suo “De Musica” afferma: “L’amore delle cose temporali non sarà mai vinto senza un certo gusto delle cose eterne”. E ancora, nella “Scala Santa” di Giovanni Climaco si legge: “Colui che s’illude di poter insegnare agli altri senza avere esperienza, dovuta sia alla conoscenza sia alla pratica, è afflitto da una duplice malattia e da una duplice cecità”. “Acquista piuttosto una totale maestria e sarà Dio il Maestro del tuo pensiero. Non è possibile cominciare a discernere con i soli tuoi ragionamenti, poiché là si manifesta la tua natura”.
