Sonno

Autore Teresa d’Avila s.

SONNO DELLE POTENZE – Mi pare che questo modo di orazione sia una manifesta unione di tutta l’anima con Dio, durante la quale sembra che il Signore voglia permettere alle potenze di capire e godere quanto Egli va in esse operando. […] Si ha come un sonno delle potenze, le quali, pur senza perdersi del tutto, non riescono a capire come agiscono. Il piacere, la soavità, le delizie che qui si godono sono incomparabilmente più grandi che in passato, perché qui l’acqua della grazia arriva alla gola, tanto che l’anima non può, né sa come avanzare, né come tornare in dietro, soltanto bramosa di quella grandissima gioia. Benché vedessi che era molto più intima della precedente, tuttavia capivo che non era un’unione piena di tutte le potenze, e confesso che non riuscivo a discernere né a comprendere dove ne fosse la differenza. […] Mi ero trovata molte volte come fuori di me e quasi ebbra d’amor di Dio, ma non avevo mai compreso come ciò avvenisse. Capivo che era un’operazione di Dio, ma non avevo mai compreso come Egli operasse, perché, quantunque le potenze gli fossero unite quasi del tutto, non erano però così assorte da non poter operare.[…] Qui le potenze non possono far altro che occuparsi in Dio. Sembra che nessuna ardisca muoversi, e nemmeno potremmo muoverle noi, a meno che volessimo distrarci. Tuttavia ci vorrebbe molta forza, e non sempre si riuscirebbe del tutto». (TERESA DI GESU’ s., Libro della Vita, cap. 16, 1-3)

 

Autore Agostino s.

Vedi Fede

 

Autore Agostino d’Ippona s.

Le dieci vergini volevano andare incontro allo sposo. Che significa: “andare incontro allo sposo”? Andare col cuore, aspettare il suo arrivo. Ma quello tardava. Mentre egli tardava “si addormentarono tutte”… Che significa dunque: “Furono prese tutte dal sonno”? Si tratta d’un altro sonno che non può essere evitato da nessuno. Non vi ricordate di quanto dice l’Apostolo: “Non vogliamo, fratelli, lasciarvi nell’ignoranza riguardo a quelli che dormono” (1 Tes 4,12), cioè riguardo a coloro che sono morti… Si addormentarono dunque tutte. Forse perché una è prudente non morrà? Che una vergine sia sciocca o saggia, tutte dovranno sottostare al sonno della morte…

Ecco che “a mezzanotte si udì un grido”. Che significa: a mezzanotte? Quando non si spera, quando non si crede affatto… Verrà quando non lo saprai. Perché verrà quando non lo saprai? Ascolta il Signore in persona: “Non spetta a voi sapere il tempo che il Padre si è riservato di fissare” (At 1,7). “Il giorno del Signore – dice l’Apostolo – verrà come un ladro di notte” (1 Tes 5,2). Veglia dunque di notte per non essere sorpreso dal ladro. Poiché, volere o no, il sonno della morte verrà.

Ma ciò avverrà solamente quando a metà della notte si farà udire un grido. Qual’è questo grido, se non quello di cui parla l’Apostolo? “In un batter d’occhio, quando si sentirà l’ultimo suono di tromba. Poiché sonerà la tromba e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati” (1 Cor 15,52). Orbene, dopo che a mezzanotte si sarà fatto sentire il grido con cui si annuncerà: “Ecco, arriva lo sposo”, che cosa seguirà? “Si alzarono tutte”.  (AGOSTINO D’IPPONA S., Discorso 93).

 

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Marzo, 2024