Ritiri spirituali mensili

DIETRICH BONHOFFER – Vita comune

«Oh quant’è bello e quanto è soave che i fratelli abitino insieme nella concordia!» (Sal 133,1).

Nelle pagine seguenti rifletteremo su alcune indicazioni e regole che ci vengono date dalla sacra Scrittura per la vita comune nell’ubbidienza alla Parola.

Non è affatto ovvio che al cristiano sia consentito vivere in mezzo ad altri cristiani. Gesù Cristo è vissuto in mezzo a gente a lui ostile. Alla fine fu abbandonato da tutti i discepoli. Sulla croce si ritrovò del tutto solo, circondato da malfattori e da schernitori.

La sua venuta aveva lo scopo di portare la pace ai nemici di Dio. Quindi anche il posto del cristiano non è l’isolamento di una vita claustrale, ma lo stare in mezzo ai nemici. Lì si svolge il suo compito e il suo lavoro. «Io li voglio disperdere fra i popoli, e voglio che essi, nelle remote regioni, si ricordino di me» (Zc 10,9).

Secondo la volontà di Dio i cristiani sono un popolo disperso, disseminato in tutte le direzioni, «per tutti i regni della terra» (Dt 28,25). È la loro maledizione e la loro promessa. In paesi remoti, fra gli increduli, deve vivere il popolo di Dio, ma così esso diverrà il seme del regno di Dio in tutto il mondo. «Li chiamerò a raccolta, perché li voglio riscattare», «e ritorneranno» (Zc 10,8. 9). Quando sarà? È già avvenuto in Gesù Cristo, morto «per raccogliere insieme i dispersi figli di Dio» (Gv 11,52), e risulterà visibile alla fine dei tempi, quando gli angeli di Dio raduneranno gli eletti da tutte le direzioni, da un capo all’altro del cielo (Mt 24,31).

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Aprile, 2024