- Poiché non aveva alcuna corrispondenza interiore, essendo in tutto alienata, disse allo spirito:
- H.: Se vuoi che faccia queste faccende, fa’ che le possa fare. Io non ricuso alcuna cosa, ma bisogna che siano fatte necessariamente con un poco di amore accidentale, altrimenti sarebbero mal governate.
- E così le fu data una certa corrispondenza, per la quale e con la quale operava; ma non le era dato se non quanto era necessario in quel momento per simile opera che stava operando; poi le erano tolte la corrispondenza e la memoria dell’opera.
- In tali esercizi la lasciò molti anni, con grande povertà. Poi quando lo spirito ebbe sperimentato l’umanità in queste miserie, tanto da vedere che lui era signore, per esperienza fatta in faccende che per natura aborriva, e vide che avrebbe fatto ogni cosa, quantunque misera e puzzolenta, senza fatica e contraddizione, la mise in un’altra prova.
- La fece superiora e al governo di detto luogo, per vedere se questa sua parte usciva fuori e s’insuperbiva. In tali esercizi la tenne molti anni, e fece quelle opere tanto diligentemente da non potersi narrare.
- Aveva tutti gli avvisi e le memorie necessarie a dette opere, perché lo spirito le dava aiuto e senza di esso non avrebbe potuto far niente. Con tutto questo operare era molto ristretta dentro di sé con quel suo amore che le era cresciuto occultamente, per l’annichilazione di questa parte umana. Perché quanto si liberava l’abitazione dell’amor proprio, tanto ne prendeva possesso l’amore netto e puro; sicché quanto quest’ultimo entrava e abitava, tanto la faceva più annichilare.
- E così ardendo di detto amor netto, quell’umanità si andava struggendo per casa d’incendio di amore, che continuamente cresceva e sempre più andava incendiando. Per questo faceva quei suoi servizi con grande velocità, tanto che non posava mai per distrarsi da quel fuoco che la assediava ogni giorno di più; e non ne poteva parlare con nessuno…
https://youtu.be/lx-1i1KWTqc
https://youtu.be/KEwwsFYWYZU
Biografia 3
