* Il significato originale, primitivo, della direzione spirituale suggerisce una particolare esigenza legata ad un impegno ascetico preciso, una vocazione specifica per la quale si richiede una formazione professionale. In altre parole, la direzione spirituale è un concetto monastico. Una pratica che non si rivelò necessaria fino a quando gli uomini non cominciarono a ritirarsi dalla comunità cristiana per vivere in solitudine nel deserto. Per il membro ordinario della comunità cristiana primitiva, una direzione spirituale nel senso professionale non era particolarmente indispensabile. Il vescovo, rappresentante vivente e visibile dell’apostolo che aveva fondato la chiesa locale, parlava il nome di Cristo e degli apostoli e, aiutato dai presbiteri si occupava di tutte le esigenze spirituali del suo gregge. Il membro singolo della comunità era «formato» e «guidato» dalla sua stessa partecipazione alla vita della comunità, e l’istruzione necessaria gli veniva impartita in primo luogo dal vescovo e dai presbiteri, e in secondo luogo dai genitori, dal coniuge, dagli amici e dai compagni di fede mediantesemplici ammonimenti.
* Ma, ritirandosi nel deserto, i primi anacoreti si separarono dalle comunità cristiane. Il loro isolamento fu approvato, e in un certo senso canonizzato, niente meno dal vescovo sant’Atanasio, il cui esempio fu seguito, ben presto, da molti altri. Essi conducevano però una vita solitaria e piena di pericoli, lontano da qualsiasi chiesa, e si accostavano raramente persino al mistero dell’Eucarestia. Eppure erano andati nel deserto a cercare Cristo. Erano stati, come Cristo, «condotti dallo Spirito nel deserto per essere tentati». E come il Signore stesso, anche loro dovevano essere tentati dal Maligno. Di qui la necessità del discernimento degli spiriti, la necessità di avere un direttore.
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Video seconda parte
5) 15 giugno Direzione spirituale MERTON
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