Semi di contemplazione

Numero 167 – Febbraio 2015 – Orazione o unione?

Orazione o unione?

Autore: S. Vincenzo de Paoli

 

Commento di p. Max Huot de Longchamp:

L’AUTORE Terzo figlio di una famiglia contadina modesta, Vincenzo nacque probabilmente vicino a Dax. Ordinato prete nel 1600, la sua vita fino al 1610 rimane oscura per gli storici. Vicino alle più grandi famiglie di corte, formatore del clero, rifugio di tutte le miserie, fondatore di una congregazione missionaria, direttore di coscienze, … In lui solo si riassume il secolo d’oro della Chiesa francese.

IL TESTO Le Conferenze di s. Vincenzo de Paoli, accuratamente trascritte dai suoi ascoltatori, formano una raccolta preziosa di formazione spirituale, estremamente solida e pratica. Egli estende l’orazione a tutto quello che può favorire l’unione a Dio, dalla lettura spirituale alle opere di carità fatte con la volontà attuale di servire Cristo. Così predica contemporaneamente la centralità dell’orazione nella vita apostolica e una grandissima docilità nel modo di viverla…

L’orazione in domande risponde a:

«Bisogna darsi dei tempi precisi di preghiera? Posso pregare il rosario durante questo tempo o almeno una parte di questo tempo? O meglio questo tempo deve essere riservato alla sola meditazione della parola di Dio?».

Il tema della rubrica è: Potete bere questo calice?

 

Orazione o unione? – 167

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