Semi di contemplazione

Numero 177 – Gennaio 2016 – L’orazione di santa Giovanna

L’orazione di santa Giovanna

Autore: Françoise-Madelaine di Chaugy

 

1.Possiamo assicurare che l’orazione di questa buona Madre era continua, secondo il consiglio di s.Paolo; non mi sovviene altro per meglio fare vedere quale fosse la sua attrazione e la sua vita interiore, se non dire che era un continuo e semplice sguardo di Dio in tutte le cose e ogni cosa in Dio, una perpetua adesione a Dio, un fiat voluntas senza discontinuità.
Se la secchezza le toglieva la tenerezza e la soavità, non se ne dava pena; se le dure privazioni, le pene e le tentazioni le facevano guerra, la sua fedeltà era sempre irremovibile, quella casa di preghiera era inespugnabile. Sia che le mammelle dello Sposo fossero migliori del vino, per il gusto di quella Diletta, sia che la nutrisse con pane di tribolazione e acqua di angoscia, lei non usciva affatto dal luogo segreto del suo ritiro interiore per andare a cercare altro cibo; ella aderiva alla guida di Dio su di lei e il calore del suo amore la sosteneva, senza vacillamenti spirituali.
Commento di P. Max Huot de Longchamp:
Nipote e segretaria di s. Giovanna di Chantal, scrittrice di gran classe, Madeleine di Chaugy è per noi la migliore testimone della vita interiore di sua zia. Ci dà qui il perfetto ritratto spirituale della fondatrice della Visitazione.
§ 1. “Un continuo e semplice sguardo di Dio in tutte le cose e di ogni cosa in Dio”. Lo sguardo contemplativo non ci porta in un mondo diverso da quello da noi abitato, ma lo vede nella profondità del suo radicarsi nel Verbo, vede che «in lui tutto viene all’esistenza» (Gv 1,3), che «in lui tutte le cose che sono in cielo e sulla terra sono state create»(Col
1,16). Il contemplativo sperimenta che ogni cosa sussiste in Dio, così che vede contemporaneamente il creatore e la creatura e non dovrà mai scegliere tra i due. È nell’aderire a Dio tramite la volontà (“fiat voluntas tua: sia fatta la tua volontà!”) che si forma questo sguardo contemplativo: l’orazione non è questione di conoscenza, ma d’amore, e allora da questo amore nasce la conoscenza nuova che ci mostra le cose così come Dio le vede. Questa unione a Dio tramite la volontà avviene nella punta dell’anima, laddove siamo più noi stessi, perché essa è fuori portata dalle “privazioni, pene e tentazioni”. Queste non spariscono, ma in un’anima perfettamente aderente a Dio, non fanno che passare…
L’IMITAZIONE DI GESÙ CRISTO
Tradotto e commentato per i lettori di Semi
La natura e la grazia
III,54. Sui differenti movimenti della natura e della grazia
Figlio mio, osserva con attenzione i movimenti della natura e della grazia, perché agiscono in modo del tutto contrario, ma in modo sottile: è difficile discernerli; tranne che per l’uomo spirituale e illuminato dal più profondo di se stesso. Tutti, certamente, cercano il bene e, con le loro parole o i loro atti, tendono al bene e per questo molti sono ingannati sotto le parvenze di un falso bene.  La natura è astuta, coinvolge molti, li seduce e li inganna; non ha altro fine che se stessa. Ma la grazia procede con semplicità, si allontana da tutto ciò che sembra male e non tende trappole, fa ogni cosa solamente per Dio, nel quale riposa come nel suo termine…
Il tema dell rubrica è:
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