Semi di contemplazione

Numero 200 – Febbraio 2018 – I giochi dell’amore

I giochi dell’amore

Autore: Marguerite Romanet

 

Commento di p. Max Huot de Longchamp:
L’AUTORE Sappiamo di Marguerite Romanet, solo quello ci dice il carmelitano p. Paul del Santo Sacramento, suo direttore spirituale, nell’opuscolo intitolato: Idea sulla vera pietà nella vita, virtù e scritti della signorina Marguerite Pignier, moglie del nobile defunto, Claude Aynart Romanet…
IL TESTO L’opuscolo di p. Paul si compone di una prima parte in cui descrive le virtù di Marguerite, nella quale sono inserite una decina di pagine che corrispondono, assicura l’autore, alle parole stesse di Marguerite. Di fatto, la loro freschezza e la spontaneità del loro stile orale lasciano pensare che non siano state ritoccate e da esse prendiamo il testo citato qui. Una seconda parte dedicata al suo insegnamento, è stata probabilmente ritoccata un poco nella forma.
§ 1. Dio non è un blocco di marmo e la contemplazione non è un’idea fissa: l’esperienza mistica è quella di una relazione intensa tra due persone vive, «che esercitano gioiosamente le arti e i giochi dell’amore»…

François Malaval (1627-1719)

PRATICA FACILE per elevare l’anima alla contemplazione

Chi era François Malaval?

Figlio di un ricco armatore di Marsiglia, François Malaval nacque nel 1627 e perse la vista a nove mesi. Dei precettori gli permisero nondimeno di fare degli eccellenti studi, fino al dottorato in teologia alla Sorbona. Presente in tutti i dibattiti del suo secolo, sarà il corrispondente del filosofo Gassendi, della regina Cristina di Svezia e di uomini di Chiesa come il cardinale Bona (cfr.Semi 90), al quale dedicherà l’opera della quale ci occupiamo. Molto conosciuto a Marsiglia, il suo buon carattere, la sua carità e la sua pietà ne faranno il padre spirituale della sua città natale in cui vivrà fino a 92 anni, e dove i suoi funerali furono celebrati quasi come una canonizzazione…

All’Eminentissimo Signor Cardinale Bona

[…] Volendo testimoniare a Dio la mia riconoscenza per le tenebre esteriori con cui ha coperto i miei occhi quasi dall’inizio della mia vita, presento al mondo delle tenebre che gli fanno vedere la luce di Dio, tenebre sante e preziose che sono i veli della divinità, e che Dio ha messo nel mondo affinché coloro che non vedono possano vedere e coloro che vedono divengano ciechi , essendo fin troppo vero che tali tenebre sono l’oscurità degli uni e la luce degli altri…

Il tema della rubrica è
Quaresima alla luce della Trasfigurazione

I giochi dell’amore – 200

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