Semi di contemplazione

Numero 241 – Novembre 2021 – Unito a Dio nell’azione

Unito a Dio nell’azione

Autore: Claude Judde

 

Commento di padre Max Hout de Longchamp

L’AUTORE Nato in una famiglia numerosa della borghesia di Rouen, Claude Judde entra a 16 anni presso i gesuiti a Parigi. Predicatore apprezzato, ritorna a Rouen dal 1710 al 1713 come maestro del terzo anno, cioè dell’anno del ritiro che prepara i giovani gesuiti ad entrare definitivamente nella Compagnia. Quindi è maestro dei novizi a Parigi …

IL TESTO Claude Judde non ha pubblicato niente mentre era in vita, e le sue Opere spirituali raccolgono gli appunti presi dai suoi discepoli. Occupano sette volumi, e si trovano nella sua prima predicazione degli Esercizi di trenta giorni, dedicati ai giovani gesuiti in vista della loro formazione. Mentre l’impeto mistico del XVII sec. scema, è importante constatare l’orientamento assolutamente contemplativo dell’insegnamento dato da Judde ai suoi giovani confratelli, nella linea del grande Louis Lallemant che l’aveva preceduto 80 anni prima nello stesso incarico, ma i cui corsi furono pubblicati solo al….

§ 1. Ci sono due modi di essere cristiano: applicare il modello che ci ha lasciato Gesù, o vivere della vita di Gesù. Si dirà che sono la stessa cosa; sì, visto dall’esterno, proprio come la stessa rosa viene usata dal fiorista per guadagnarsi da vivere e dal fidanzato per dichiarare il suo amore. Ma il valore del secondo è mille volte superiore a quello del primo: il vero valore dei nostri atti non è in quello che producono, ma nella relazione che rivelano. Gesù Cristo ha fatto ben poche cose, ma le ha fatte con un amore senza limiti, così che un battito del suo cuore valeva quanto la creazione del cielo e della terra. Quello che è vero per Gesù, lo è per il cristiano: agire non ……

CATECHISMO SPIRITUALE

Alla scuola dei santi

Cosa è l’ “unione”? (seguito)

Unione e trasformazione

San Giovanni della Croce, per esempio, parlerà molto spesso di unione “trasformante”, e molti autori avranno espressioni equivalenti per indicare che una volta realizzata l’unione tra uomo e Dio, “passano” letteralmente l’uno nell’altro per formare una unità umano-divina il cui esempio è Gesù Cristo stesso nel mistero della sua incarnazione: «Dio si è fatto uomo per farci Dio» disse sobriamente s.Atanasio nel IV sec. Perché possiamo divenire Dio, abbiamo visto che s. Basilio ci vedeva nascere portando una sorta di germe che è il principio dell’amore: E perché questo germe si sviluppi, Ḗ alla scuola dei comandamenti di Dio che ci conviene accoglierlo, coltivarlo con cura, nutrirlo con intelligenza e, per grazia di Dio, condurlo alla sua perfezione.

S. Basilio di Cesarea, La grande regola, Risposta 2,1

“Ci conviene accoglierlo”: la vita cristiana non è acquistare qualcosa, ma coltivare quello che Dio ci dà, creandoci o venendo a condividere la nostra vita facendosi uomo. In pratica, Lo stato di questa unione divina consiste nel fatto che l’anima mantenga la sua volontà in una tale trasformazione nella volontà di Dio, che in lei niente si opponga alla volontà di Dio, ma in tutto e per tutto il suo movimento sia la sola volontà di Dio.

S. Giovanni della Croce, Salita del Monte Carmelo, I,11

Il tema della rubbrica è: il vizio della gola

Unito a Dio nell’azione – 241

 

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