Semi di contemplazione

Numero 254 – Autore San Giovanni Della Croce – L’invisibile Luce – Gennaio 2023

Bisogna sapere che questa luce generale di cui parliamo è talvolta così sottile e delicata – soprattutto quando è più pura, semplice, perfetta, e più spirituale e interiore – che essendo tutta immersa in essa, l’anima non può vederla né sentirla. Ciò accade tanto più, come abbiamo detto, quanto più questa luce è in se stessa chiara, perfetta e semplice; e questo è il caso quando investe un’anima tanto più limpida, ed estranea ad altre intelligenze e luci particolari, sulle quali l’intelletto o la sensibilità potrebbero aver presa. Poiché è senza queste intelligenze e luci sulle quali l’intelletto e la sensibilità sono capaci e hanno l’abitudine di esercitarsi, l’anima non sente questa luce, perché le manca il suo modo abituale di sentire. Questo è il motivo per cui più questa luce è pura, perfetta, e semplice, meno l’intelletto la sente, più gli appare oscura. E viceversa, quando questa luce arriva nell’intelletto, essendo in se stessa meno pura e meno semplice, gli apparirà più luminosa e densa, perché mischiata e avvolta in alcune forme intellegibili, su cui l’intelletto o la sensibilità possono esercitarsi.

Ciò si comprenderà bene tramite questo paragone. Se consideriamo il raggio di sole che entra da una finestra, vediamo che quando questo raggio è pieno di corpuscoli e di polvere, sembra molto più palpabile e percepibile, e molto più luminoso al senso della vista; eppure, è chiaro che il raggio in se stesso è allora meno puro e meno luminoso, meno semplice e meno perfetto, poiché è pieno di tutte queste polveri e corpuscoli. Quando invece vediamo che è più puro e più privo di questi corpuscoli e polveri, ci sembra meno palpabile e più oscuro all’occhio; più puro sarà, più ci apparirà oscuro e meno percepibile.

 

254  L’invisibile Luce  San Giovanni della Croce- singolo

 

 

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