Semi di contemplazione

N.278 – Quando l’anima è arrivata…….. – Jean Évangéliste de Bois-le- Duc, ll regno di Dio nell’anima- Mese di Marzo

  1. L’anima in cerca di Dio e che ci ha seguito fin qui con fiducia, può adesso dire gioiosamente: “Ho trovato Colui che la mia anima ama” (Ct 3,4). Da ora in poi, può benissimo cambiare nome, e chiamarsi “anima in godimento di Dio” perché in verità ha trovato il suo Dio che inseguiva da tempo per amore [da lungo tempo]; non in qualche immagine, forma o somiglianza, ma come lo desiderava il suo cuore, al di sopra di tutto. Sì, essa non può desiderare di più di quello che ha trovato in Lui.
  2. In effetti, ella vede che tutto ciò che si trova al di là non appartiene a questa vita presente, ma a quella che verrà e che lei attende, in cui contemplerà in totale luminosità colui che in questo esilio può contemplare solo nell’oscurità che precede l’aurora; e per questo ella viene completamente meno. Infatti, lei sa che ciò non può esser afferrato e neppure desiderato quaggiù e così lascia che sia Dio a risolvere la cosa. Questa anima percepisce anche che tutto quello che è inferiore a ciò che ha, è meno di quello per cui è stata creata e che deve ancora ricevere in questa vita; per questo non può contentarsi né trovare riposo.

3. Questo fa sì che l’anima arrivata fin qui, non può desiderare di più né accontentarsi di meno, perché ha …..

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