Semi di contemplazione, Senza categoria

N.257 – Autore Paulin D’Aumale – Dio Solo – Aprile 2023

1.Operare tutto in Dio, cioè non vedendo che Dio solo e non volendo che Dio solo, in tutto, è la più pura e la più sublime perfezione a cui l’anima possa arrivare nelle sue azioni. Tutta la perfezione che ella può avere in una buona opera, infatti, consiste nel farla tutta secondo l’estensione della grazia che le è donata per farla, e secondo tutta l’operazione di Dio in lei e con lei, senza che l’anima abbia alcuna operazione propria in sé stessa che fermi, che devìi, che sospenda o che diminuisca anche poco l’azione di Dio. […]
2. Com’ è possibile che una persona, per quanto santa e perfetta che sia, faccia sempre talmente ogni cosa in Dio, che pensi solamente a Dio, e non voglia che Dio solo? Non bisogna forse pensare a quello che si fa o come lo si fa? Non è impossibile pensare solo a Dio e pensare a qualcosa di diverso da Dio, come accade nelle distrazioni che abbiamo, nell’orazione e in tutti gli esercizi spirituali? Si possono avere pene, afflizioni, malattie, dolori, persecuzioni, tentazioni, tenebre, aridità, abbandoni senza pensarvi, e senza occuparsene e senza volerne essere liberati? Come pensare a Dio solo e volere Dio solo in queste disposizioni? […]
3. Il nostro divino Salvatore trovandosi in questo stesso stato di abbandono esclama:……….

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